DEFINIZIONE: Il RUCK è una fase di gioco dove uno o più giocatori di ciascuna squadra sono sui loro piedi, a contatto fisico tra loro, sopra il pallone a terra. Il gioco aperto si è concluso. I giocatori effettuano il RUCKING quando sono in un ruck e utilizzano i piedi per cercare di conquistare o mantenere il possesso del pallone, senza commettere falli d’antigioco (Fonte: Regolamento di Gioco F.I.R. 2016)
La spiegazione è articolata e impegnativa ma … non disperiamo.
Intanto ecco qui di seguito la carta corrispondente:
ATTENZIONE! la definizione di RUCK parla di giocatori “sui loro piedi” e a contatto fisico quindi non stiamo parlando nè di placcaggio nè di “ammucchiata” ma di una “formazione di gioco” che si sviluppa perchè “CHI ARRIVA SUL PALLONE” cerca di farlo suo, e lo fa da in piedi, spingendo gli avversari per vincere il pallone con i piedi.
A causa della velocità del gioco, solitamente sostenuta, chi arriva sul pallone trova sempre qualcuno della squadra avversaria davanti a fare contrasto e quindi il RUCK si forma in pochi istanti; costituito da un certo numero di giocatori a contatto che si fronteggiano e tentano di tallonare la palla (Tallonare = spingere indietro il pallone con il Tallone e il piede).
Chi primo arriva sul pallone (spesso la squadra in attacco) fa così RUCKING per portare la palla dal suo lato e mantenerne il possesso. Talvolta però è chi contrasta che riesce a spingere più forte e ribalta la situazione vincendo la palla. Si parla allora di CONTRORUCK.
Ma fermiamoci un attimo.
La definizione parla anche di PALLONE A TERRA. Questa è una condizione necessaria per parlare di RUCK. Ora, un pallone si trova a terra in 2 situazioni; PALLONE LIBERO (nessun placcaggio) o DOPO PLACCAGGIO (Portatore del Pallone Messo a Terra).
Ricordiamo che la palla libera a terra può essere raccolta da un giocatore con le mani (per poi proseguire e andare a meta). Però quando diversi giocatori vengono a contatto sopra di essa e si forma un RUCK non è più possibile prenderla/toccarla con le mani, ma va “tallonata”.
Quindi:
IN CASO DI PALLA LIBERA – SENZA PLACCAGGIO: nelle fasi di gioco dove non si riesce a raccogliere la palla velocemente da terra, o si cade a terra con essa sul terreno di gioco, anche solo in pochi attimi, si può formare fra avversari un RUCK sul punto.
IN CASO DI PLACCAGGIO: il placcato e il placcatore cadono a terra. Il placcatore rotola via (vedi foto) , il placcato lascia la palla, e i giocatori arrivano sul luogo del placcaggio. Subito si FORMA IL RUCK e si contendono la palla restando in piedi
E’ possibile che subito dopo un placcaggio o una caduta a terra con la palla, ci sia un momento di palla libera in cui è permesso prendere la palla con le mani e rialzarsi, tuttavia non appena si forma il RUCK le mani non possono essere più usate.
“MANI IN RUCK”
Questa è una regola fondamentale. La palla libera può essere presa in mano da terra. La palla in Ruck NON PUÒ ESSERE TOCCATA CON LE MANI e determina un fallo. Ma allora chi decide che si è formato un RUCK? L’ARBITRO decide che la Ruck si è formata urlando “RUCK VIA LE MANI” vicino al raggruppamento e tutti i giocatori devono usare i piedi.
Antigioco = gioco scorretto e antisportivo; Gioco Aperto = quando le squadre si fronteggiano in ampio movimento sul campo e con passaggi della palla alla mano. Nel gioco chiuso i giocatri sono fermi e raggruppati.
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