Il Rugby è inclusione e integrazione. Lo sport, di per sè, tende ad esserlo, anche se distingue nettamente, nella pratica agonistica, il mondo dei “normodotati” da tutto il resto.
Questa è una piccola nota per valorizzare l’esperienza, tonificante e sorprendente che Io e Max abbiamo voluto affrontare Lunedì 19 Marzo 2018, approfittando della Festa del Papà in Svizzera (niente allenamento con i Castori).
Siamo andati a far visita a un amico, Enrico Colzani e al suo gruppo di Chivasso (TO) che da qualche anno lavora su un modello di integrazione del Rugby (Mixed Ability Rugby) con Imas (International Mixed Ability Sports).
Non mi addentro oltre nella piccola giungla di sigle e distinzioni ma solo nell’idea, difficile da sviluppare per un club, di una squadra dove giocatori con esperienza, spesso ex giocatori, si riconoscono nel piacere di stare insieme e di “facilitare” (si chiamano infatti facilitatori) un gioco, non certamente semplice come il Rugby a compagni con Handicap Mentali.
Si gioca insieme a ritmi “alternativi”, si dona sicurezza e autostima, si attende la riuscita di esercizi mai banali anche quando semplici, ci si adatta alle difficoltà che non sono di gioco ma di attitudine al gioco. Si è imparato molto l’altra sera, sotto una luce strana, frizzante e fresca, erbacea e “sudacea”… una gran pacca sull’io, che ha fatto molto bene.
Un modo diverso di essere OLD, certe volte un modo diverso di stare con un famigliare, certamente un modo diverso di stare insieme. Chi ha a che fare con gli Handicap, mentali soprattutto, sa quanto alto sia il livello di rapporti di cui sto parlando.
Certo, tutto è più impegnativo e soprattutto lento, ma anche molto intenso e di contro, rilassante. Non c’è competizione ma un obiettivo diverso. Quello dello stare insieme e di (far) stare bene se stessi e gli altri.
Chiudo sottolinenado che come al solito le punte estreme si toccano. L’attenzione, la pazienza e la dilatazione dei tempi, che sono il tesoro nascosto dell’educazione in età evolutiva (e anziana) le si ritrova nei Mixed Ability Sports e in questa breve esperienza (ma cosa diventerà per noi?…) a Settimo Torinese.
Forse l’inizio di un percorso, lungo e incerto. Forse niente…. comunque qui e adesso, molto gratificante…
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