
L’immagine di questo “gattone” che durante un allenamento di Football Americano fa un cambio di direzione, perfetto! Si tratta di un istantanea, sì, ma guardandolo si ha l’impressione che scatterà di lato …. adesso!
L’esperienza di vita ci dice che esistono fasi in cui tutto sembra immobile l’attimo prima di un balzo, repentino, in cui le cose cambiano velocemente. Sarebbe bello che fosse questa la fase che sta vivendo TNT e il suo Minirugby.
Un club é fatto di persone e di eventi. Un sistema che opportunamente attivato ci fa essere protagonisti e vivere esperienze significative.
In genere queste sono legate alla parte agonistica e…
… conviviale delle attività e i momenti da ricordare sono i tornei, le trasferte alle partite internazionali, gli allenamenti congiunti. Per i ragazzi anche i CAMP
TNT é un club anomalo. Un progetto un po’ matto e sprecone, con sedi dislocate che faticano a crescere nei numeri e che di conseguenza necessitano periodicamente di fare “allenamenti di gruppo”. Però é un club dove i ragazzi e le ragazze trovano una dimensione di crescita senza spinte competitive. Dove i ritmi di crescita di tutti sono rispettati.
L’assenza di esasperazione competitiva é uno sforzo che facciamo coscientemente. Mettere enfasi su gioco e agonismo, rispetto dell’atleta e dei suoi tempi di apprendimento ci sembra il punto centrale, mentre alla competizione, intesa come vittoria e sconfitta, si arriva con il tempo e con l’equilibrio dato dalla crescita delle competenze e del gruppo.
D’altra parte, agonismo significa fare gare e tornei, senza classifica possibilmente, e frequenti. Quest’anno i TNT sono andati in crescendo, raggruppando i tornei fra Marzo e Giugno. Tornei belli e ben frequentati, uno di questi, il Rugbyheart, organizzato in casa.
La partecipazione, a parte il torneo a Sciaffusa é stata buona ma, sempre con squadre di composizione diversa e questo non ha aiutato i ragazzi a trovare meccanismi di gioco e spirito di squadra.
Basterebbe l’impegno a partecipare a tutti i tornei per vedere crescere nei ragazzi una consapevolezza nuova e dare un senso ai tanti allenamenti che nelle gare trovano uno scopo.
A parte i Tornei un altro elemento ha cominciato a emergere e, credo, che valga la pena sottolineare é la componente “genitoriale” . Questa sì, può rappresentare il “salto”, il cambio di direzione.
Le Associazioni prosperano sul volontariato e la convivialità. Un club di rugby a maggior ragione ma, ancora meglio, necessita di una armonizzazione fra l’esperienza di gioco dei bambini e il sostegno dei genitori.
Quest’anno, molti di loro hanno visto i risultati della costanza dell’impegno dei ragazzi e si sono, inoltre, coinvolti nelle attività. Alcuni hanno, addirittura chiesto di “giocare”. Lo faremo con il Touch Rugby ! e ci divertiremo…
Perché, “lasciare” i bambini all’allenamento o “partecipare” all’allenamento e costruire un’idea diversa di club dove ragazzi e adulti trovano occasioni per interagire é un’altra cosa.
Il club rappresenta un luogo di incontro e svilupparlo sarà il compito, ancora maggiore, per la nuova stagione. Sfrutteremo la sede e le feste di Rugby a Colori per provare a fare, insieme, il cambio di direzione che serve….