Vivere l’esperienza sportiva senza stress é fondamentale.
Mi piace parlare di “Campionite”. Un termine che non esiste nel vocabolario italiano ma che rende l’idea. Potremmo definirlo come l’atteggiamento malato di allenatori e/o genitori che finisce per esercitare pressioni psicologiche indebite, in grado di avvelenare la vita (sportiva e non) dei ragazzi/e.
E’ un contesto malato in cui si sviluppano disagi e abbandoni prematuri dello sport perché ci si sente costretti, infelici e inadeguati. Beninteso, é difficile arrivare a livelli di eccellenza senza un certo grado di coercizione, una ferrea disciplina e una tensione costante al miglioramento e al risultato.
Tutto, però, deve poter procedere per gradi, in caso ci siano atleti con caratteristiche adeguate e, peraltro, non é scritto da nessuna parte che ci si debba infilare in un labirinto di stress.
In periodi di “risacca” la spinta e l’esempio devono venire dagli adulti.
TNT U10 – Torneo Vacallo 3/4/22
Svegliarci da cosa… opporci a cosa direte voi? …
…all’apatia, alla fatica dell’uscire di casa, all’inerzia dello spingere noi e i nostri figli a muoversi, a incontrarsi a urlare e discutere, a metterci insieme, fianco a fianco e lottare contro una realtà che suggerisce il contrario.
Grazie ad alcuni, da qualche tempo, si “comincia a girare bene” e sta nascendo un senso di appartenenza….
Chi, da responsabile, si spende nello sport infantile/giovanile, si spertica spesso per ringraziare i genitori…Senza di loro che portano i ragazzi all’allenamento… alle partite…) non sapremmo… non potremmo…. etc etc…
Peraltro, nel Minirugby, di ragazzi (e ragazze?) non ne abbiamo tantissimi! Ve ne sarete accorti, ma non é questo il punto…. non é che si usano tutte queste frasi fatte per dare un contentino, per tenere dentro le persone…
Piuttosto; mi dico! dove si può spingere, applicato alla squadra, un ragionamento su sport e genitori.
Mi considero fortunato, per la disciplina che insegno e perché il tasso di Campionite che di norma si respira sui nostri campi, é basso…. però rimane il punto…
Rugby a colori festeggia, il 5 Giugno a Cureglia, nel solco della tradizione e della convivialità di gruppo
“TERZO TEMPO” – Festa Rugbytots + Tutti Neri Ticino – Giugno 2019
Il TERZO TEMPO è, nel rugby , il tradizionale incontro dopo-gara tra i giocatori delle due squadre. E’ sempre stato visto come momento di socializzazione tra i giocatori, cui spesso partecipano anche le loro famiglie e, talora, anche i tifosi…. ; si svolge in genere presso la Club House della squadra che ospita l’incontro. Per approfondire (WIKIPEDIA)
Il terzo tempo impersonifica molti, se non tutti, i valori del Rugby. Un caposaldo, inderogabile ed esclusivo della nostra cultura. Ma la convivialità dopo la contesa rappresenta oltre che una nobile abitudine anche qualcosa che va oltre lo sport. “IL TERZO TEMPO E’ UN’ALTRA OCCASIONE” per dirla con R. Pacini (“nel terzo tempo” – edizioni Battaglia 2018)
La partecipazione al terzo tempo oltre che un bel momento é anche una dimensione da sfruttare, un precetto educativo fondamentale per i bambini/ragazzi, un tempo da non comprimere e magari da vivere anche da adulti. Ci vuole cultura, talvolta pianificazione e voglia di fare gruppo .
Nel caso di Rugbytots l’argomento é oltremodo complesso. Non c’è tempo, per brevità delle lezioni ed età dei bambini di fare “merenda”… però la dimensione e l’esigenza di socialità é forte. Basta poco alle famiglie per sviluppare i toni del terzo tempo.
Per questo ogni anno, verso giugno (ma non nel 2020 ahinoi!), organizziamo un “TERZO-TEMPONE ANNUALE ” . Quest’anno sarà il 5 Giugno a Cureglia ISCRIZIONI
Un momento in cui Rugby a Colori (Rugbytots e Tutti Neri Ticino) festeggia e ai giochi per i più piccoli (video qui sotto), fa susseguire le partitelle per il minirugby e quelle con i papà e le mamme.
Dopo le partite di Minirugby é invece più facile prendersi il tempo giusto, quasi tutti i bambini nel nostro club, rimangono al terzo tempo. Tuttavia l’abitudine a fare tutto di fretta, a scappare via, priva alcuni ragazzi di un momento importante e anche i genitori finiscono per sottovalutare un’attività conviviale che invece rivaluta il gruppo e che, inoltre, contraddistingue il rugby “partecipato”.
Con la ripresa delle attività agonistiche, e la fine dell’ “isolamento”, sarà più facile, concedersi qualche occasione speciale per onorare così, degnamente, la nostra tradizione più bella.
La manifestazione del Sopraceneri è un ottima vetrina per TNT e il suo progetto di Minirugby in Ticino.
Le 4 foto che vedete sono state scelte per allestire un Flyer che distribuiremo nel corso di Slow up Ticino il prossimo 22 Aprile. Una manifestazione “senza auto” che si terrà fra Bellinzona e Locarno e che ci vedrà partecipare come Associazione Rugby Svizzera Italiana e insieme al Ticino Rugby.
Esse rappresentano in maniera semplice la gioia e i valori alla base del nostro sport. Non siamo ancora in grado di fare una vera campagna di comunicazione tuttavia, guardandole attentamente emergono tante sfumature e, soprattutto passa l’atmosfera di una giornata, quella del torneo vissuta con gioia e soddisfazione.