LE EMOZIONI sono il ritorno dell’investimento emotivo che i bambini mettono nell’attività con Rugbytots e TNT
Matteo
Tutti noi, durante l’esistenza sperimentiamo le passioni. Si tratta di una condizione che conosciamo bene e che sappiamo ci può spingere in avanti e in direzioni talvolta inaspettate.
La passione non è altro che un’emozione che dura nel tempo e occupa la mente e il cuore della persona al punto da modificarne creativamente la vita.
Quando vediamo i piccoli che si affezionano al rugby, come MATTEO, che si é portato a letto il pallone, oppure AIDAN e altri, con i loro disegni, sono molto felice perché significa essere “arrivati al cuore” e a colpire la loro “fantasia”.
I molto piccoli, semplicemente, aspettano di venire a Rugbytots passando la settimana a chiedere alla mamma “QUANDO ANDIAMO A RUGBY?”
Non é nulla di più che un periodo di infatuazione. Smette dopo un po’ o si trasformerà in qualcos’altro.
E’ comunque una bella cosa. ALLENARE LE EMOZIONI oltre che la componente motoria di un bambino, dai 2 agli 11 anni è un obiettivo didattico “accessorio” ma fondamentale, specie quando si riesce a farlo “in purezza” lasciandolo “decantare” nel tempo.
Sono termini da Sommellier… e tutto sommato lo siamo, esperti di come il rugby può dare euforia e una passione che spinge in avanti.
Rugby a colori festeggia, il 5 Giugno a Cureglia, nel solco della tradizione e della convivialità di gruppo
“TERZO TEMPO” – Festa Rugbytots + Tutti Neri Ticino – Giugno 2019
Il TERZO TEMPO è, nel rugby , il tradizionale incontro dopo-gara tra i giocatori delle due squadre. E’ sempre stato visto come momento di socializzazione tra i giocatori, cui spesso partecipano anche le loro famiglie e, talora, anche i tifosi…. ; si svolge in genere presso la Club House della squadra che ospita l’incontro. Per approfondire (WIKIPEDIA)
Il terzo tempo impersonifica molti, se non tutti, i valori del Rugby. Un caposaldo, inderogabile ed esclusivo della nostra cultura. Ma la convivialità dopo la contesa rappresenta oltre che una nobile abitudine anche qualcosa che va oltre lo sport. “IL TERZO TEMPO E’ UN’ALTRA OCCASIONE” per dirla con R. Pacini (“nel terzo tempo” – edizioni Battaglia 2018)
La partecipazione al terzo tempo oltre che un bel momento é anche una dimensione da sfruttare, un precetto educativo fondamentale per i bambini/ragazzi, un tempo da non comprimere e magari da vivere anche da adulti. Ci vuole cultura, talvolta pianificazione e voglia di fare gruppo .
Nel caso di Rugbytots l’argomento é oltremodo complesso. Non c’è tempo, per brevità delle lezioni ed età dei bambini di fare “merenda”… però la dimensione e l’esigenza di socialità é forte. Basta poco alle famiglie per sviluppare i toni del terzo tempo.
Per questo ogni anno, verso giugno (ma non nel 2020 ahinoi!), organizziamo un “TERZO-TEMPONE ANNUALE ” . Quest’anno sarà il 5 Giugno a Cureglia ISCRIZIONI
Un momento in cui Rugby a Colori (Rugbytots e Tutti Neri Ticino) festeggia e ai giochi per i più piccoli (video qui sotto), fa susseguire le partitelle per il minirugby e quelle con i papà e le mamme.
Dopo le partite di Minirugby é invece più facile prendersi il tempo giusto, quasi tutti i bambini nel nostro club, rimangono al terzo tempo. Tuttavia l’abitudine a fare tutto di fretta, a scappare via, priva alcuni ragazzi di un momento importante e anche i genitori finiscono per sottovalutare un’attività conviviale che invece rivaluta il gruppo e che, inoltre, contraddistingue il rugby “partecipato”.
Con la ripresa delle attività agonistiche, e la fine dell’ “isolamento”, sarà più facile, concedersi qualche occasione speciale per onorare così, degnamente, la nostra tradizione più bella.
Arianna diede a Teseo un gomitolo di lana per poter segnare la strada percorsa nel labirinto e quindi uscirne agevolmente.
La “filosofia” con cui Rugbytots e Tutti Neri Ticino – Minirugby accolgono maschi e femmine fra le loro fila, non si basa sulle competenze tecniche o su una selezione d’entrata.
Le proposte di motricità e di scuola rugby si adattano, piuttosto, al bambino e/o alla bambina che arrivano con competenze motorie e problematiche differenti.
Servono anni per preparare i bambini a uno sport e agli “schemi motori” di una disciplina. Nel rugby entrano, inoltre, dinamiche di gruppo e contatto fisico.
E’ quindi necessario aspettare che maturino a pieno il controllo del corpo e “l’intraprendenza” per entrare nella “fase agonistica” e questo, non é detto che avvenga.
Dal nostro punto di vista gli obiettivi sono chiari. Rugbytots basa la sua proposta sul Gioco…. Sportivo (con i genitori) ed é una scommessa… che dal 2015 ad oggi ha visto circa 700 – 800 bambini sperimentare la motricità.
A 5 anni ognuno sceglie la propria disciplina sportiva, sulla base di inclinazioni e/o interessi.
Alcuni di loro, approdano al minirugby… e a questo punto l’evoluzione in senso agonistico del bambino/a dipende da variabili caratteriali e di contesto.
In questo processo, il cambio e/o anche l’interruzione della pratica sportiva é un dato che accomuna molti bambini e tutte le discipline sportive, soprattutto arrivati all’adolescenza.
Ottenere atleti di alto livello, poi, é oltremodo difficile, non é necessariamente uno scopo e spesso, ha a che fare con la “disciplina”, le “attitudini mentali” e la determinazione del singolo oltre che con le capacità motorie. .
Il punto centrale del progetto é, allora, quello di fornire al piccolo atleta in “formazione” una cassetta degli attrezzi in attesa che lui si trovi nella eventualità di un cambio di passo verso una “carriera sportiva”.
Per tutti questi motivi, la visione del progetto TNT é quella di una crescita, con obiettivi raggiungibili attraverso i valori dell’impegno, dell’etica del lavoro e del divertimento; lo sviluppo di un buon rapporto con i compagni. Un confronto con le proprie prestazioni; con il miglioramento fisico e mentale, personale e di gruppo.
Il significato di LESS IS MORE sta in questo… curare il piccolo in attesa del grande. Come genitori, avere la pazienza e il coraggio di seguire e favorire la crescita e il sostegno senza frustrazioni.
Troppi, i bambini che abbandonano o cambiano continuamente sport per la fretta e l’insoddisfazione dei grandi (genitori e allenatori) che li rendono insicuri e pieni di rivalse.
Arianna diede a Teseo un gomitolo di lana (il proverbiale filo d’Arianna) per poter segnare la strada percorsa nel labirinto e quindi uscirne agevolmente.
Wikipedia
Questa visione è il filo di Arianna che serve a tutti noi per uscire dal labirinto, sfuggire al senso comune che ci vede interpretare lo sport esclusivamente in termini di vittoria e sconfitta …. un percorso che porta alla soddisfazione in quello che facciamo con Rugbytots e Tutti Neri Ticino per i ragazzi, migliorando ad ogni ciclo o stagione nel gioco e nei risultati.
Il Passaparola nasce da un pensiero laterale… qualcosa che fa scattare il racconto come ha fatto nel mio caso l’incontro casuale con un gatto
Nei pressi del centro sportivo di Uster, peraltro splendido, si passa per una strada in mezzo ad alcune fattorie dove mi sono trovato davanti un Gattino nero dagli occhi brillanti.
È una strada a bassa percorrenza e a bassa velocità, però lo vedo all’improvviso e rallento. Chissà; fosse stato un incontro serale o notturno, a fari accesi, avrebbe avuto un impatto ancora più efficace.
C’è qualcosa di affascinante nell’intenzione di chi ha messo questo gattino (finto) così, attaccato al muro… E’ finto! ma superato l’angolo… (eccolo quì sotto), vi segue con il suo sguardo, sempre, brillante.
L’obiettivo di sorprendere e attrarre i più attenti – coloro che, notandolo, lo avrebbero poi (ri)guardato nello specchietto retrovisore – è chiaro!.
Il passa parola che un piccolo “scherzo” come questo innesca mi fa pensare con simpatia a chi trasmette agli altri un’emozione, una piccola storia che diventa virale e che vive nei racconti del territorio.
Capita con cose e persone che ti sorprendono. Il ristorantino che non ti aspetti, il “posto” dei funghi, un tramonto che lascia a bocca aperta.
L’ho presa un po’ larga ma, quello che rappresentano la Motricità di Rugbytots e il Minirugby di Tutti Neri Ticino é quel gattino dagli occhi luccicanti. Il racconto di innesco per un percorso inaspettato che sorprende chi lo incontra e comincia a giocarlo.
Nel Rugby esistono diverse discipline. Ognuna di essa prevede squadre di diversa numerosità; e nel Rugby a XV come è formata?
Ogni tipologia di Rugby prevede squadre di diversa numerosità. Per completezza, senza addentrarci nelle diverse specifiche di palloni e dimensioni di campo diciamo che:
Il Touch Rugby prevede 6 giocatori in campo; il TAG Rugby ha 7 giocatori in campo; Il Rugby 7’s (o Rugby Seven) ha anch’esso 7 Giocatori in campo; Il Rugby a 10 ha 10 Giocatori in campo; Il Rugby a 13 (o Rugby League) ha 13 Giocatori in campo mentre per ultimo, quello di cui parliamo su questo blog, il Rugby a XV (o Rugby Union) è giocato da 15 giocatori e rappresenta lo sport di squadra con il più alto numero di atleti in campo.
Parlando di Minirugby, in fondo alla scheda troverete una tabella che vale per le categorie U6-U8-U10-U12-U14 in Italia.