Il Minirugby é divertimento, agonismo, responsabilità e carattere.
Diventare campioni è un traguardo raggiunto da pochi sportivi d’élite, al prezzo di grandi sacrifici, tante sconfitte, percorsi tortuosi, lunghi, spesso costellati da infortuni.
Il percorso per l’alto livello é fatto di impegno profondo, dedizione incessante. E tuttavia lo stesso approccio vale per raggiungere i grandi risultati di una vita; nel lavoro, nella famiglia, con i figli.
Specchi in cui si riflettono e riconoscono le persone adulte.
Considerando l’impegno, la perseveranza e la tenacia richiesti ai ragazzi per il raggiungimento di risultati e performance adeguate, lo sport …
In periodi di “risacca” la spinta e l’esempio devono venire dagli adulti.
TNT U10 – Torneo Vacallo 3/4/22
Svegliarci da cosa… opporci a cosa direte voi? …
…all’apatia, alla fatica dell’uscire di casa, all’inerzia dello spingere noi e i nostri figli a muoversi, a incontrarsi a urlare e discutere, a metterci insieme, fianco a fianco e lottare contro una realtà che suggerisce il contrario.
Forse più che in altre occasioni, la primavera di quest’anno avrà il dolce gusto della rinascita. La voglia di ricominciare, di muoversi e respirare liberi da costrizioni.
L’OPEN DAY che si svolgerà sui nostri campi a Marzo, sarà un grandioso LIBERI TUTTI… una discesa senza freni, una bella euforia.
Il Minirugby é un’attività di GRUPPO, e tornare insieme a giocare sarà una cura risolutoria al periodo invernale di immobilità.
Per chi non sa di cosa si tratta il Minirugby é tutt’altro che uno sport violento, per i bambini. E un bellissimo gioco pieno di sorprese e “trappole” da disinnescare per raggiungere un risultato comune.
Bisogna imparare a contendersi una palla, portarla in fondo al campo con determinazione passandosela fra giocatori. Può essere un gioco molto frenetico dove i meccanismi necessitano di coraggio, generosità e rispetto in campo.
Un gioco faticoso con un tempo in più, il terzo che per noi rugbisti significa prendersi il tempo per coltivare amicizia e condivisione… ecco in questo siamo effettivamente speciali.
Gli OPEN DAY di TNT saranno l’inizio di un percorso di conoscenza. L’opportunità, di apprezzare un nuovo ambiente, molto sfidante e dinamico in campo ma senza classifiche ed esclusioni.
E, infine, si impara molto, si cade e ci si rialza in fretta, senza lamenti perché la palla corre veloce nel gioco di chi la porta in mano e che deve essere aiutato a fare meta.
Tanti sono gli insegnamenti che nel rugby diventano metafora e filosofia. Anche questo potrebbe succedere nel corso di un semplice Open day. L’avvio di un viaggio alla scoperta di uno sport diverso dal solito…..
L’importanza del contesto famigliare in Rugby a Colori
Il movimento é parte integrante della vita dei nostri figli: il gioco; l’attivazione; le relazioni; sono tutti aspetti importanti da fargli vivere. L’effetto concreto su di loro é il benessere, la salute ma sopra di tutto, conta, il fattore emotivo.
Lo sport che è, come dire, la traduzione pratica di tutto questo, si esprime nell’idealismo e nella gioia di vivere il gioco, nella libertà di agire dentro le regole e i valori, nella competizione e nel divertimento. In un periodo come questo di Campionati Europei e di Olimpiadi, anche l’entusiasmo e il coinvolgimento di gruppo che ci trascinano.
Credo che l’insieme di questi elementi, tutti positivi, ci spingono, intimamente come genitori, a ricercare attività di gioco per i nostri piccoli e Rugby a Colori con Rugbytots crea il pretesto giusto per cominciare precocemente.
Qui inizia, allora, un percorso, lungo il quale la motricità cresce e si sviluppa con i giochi e gli esercizi ma dove é, in particolare, il coinvolgimento e la presenza dei genitori a donare qualità alla proposta.
Osservare e agire con il proprio bambino in un contesto di gioco, é spesso sorprendente e la presenza “interessata” del genitore, serve in tante occasioni a dare sicurezza e soddisfazione, suggerendo modelli di comportamento e correzioni in un contesto giocoso.
Rugby a colori comincia così. Prosegue poi sempre in presenza dei genitori fino ai 5 anni quando si passa allo sport.
Centrale, nel modello di gioco sportivo di Rugby a Colori, é quindi la salvaguardia del contesto famigliare.
Senza quello si perdono i riferimenti di sostegno che nella pratica sportiva successiva sono importanti e che proprio in questa fase della crescita modellano il carattere del bambino/a. Lo aiutano a consolidare, se questo é uno degli obiettivi, l’attitudine sportiva.
L’approccio, in definitiva, é di creare i presupposti per lo sviluppo di competenze motorie generali utili al gioco e allo sport, la costruzione di comportamenti adeguati e di propensione all’ascolto.
E noi genitori cresciamo nello stesso contesto…. Rugby a Colori non crea campioni. Prima dei 5 anni non é competitivo, dopo i 5 anni posso parlare in particolare per il Minirugby…. dove la propensione é quella associativa del terzo tempo….
Rugby a Colori su Facebook serve a sentire di appartenere ad una piccola comunità… Anche questo é parte dell’approccio.
LE EMOZIONI sono il ritorno dell’investimento emotivo che i bambini mettono nell’attività con Rugbytots e TNT
Matteo
Tutti noi, durante l’esistenza sperimentiamo le passioni. Si tratta di una condizione che conosciamo bene e che sappiamo ci può spingere in avanti e in direzioni talvolta inaspettate.
La passione non è altro che un’emozione che dura nel tempo e occupa la mente e il cuore della persona al punto da modificarne creativamente la vita.
Quando vediamo i piccoli che si affezionano al rugby, come MATTEO, che si é portato a letto il pallone, oppure AIDAN e altri, con i loro disegni, sono molto felice perché significa essere “arrivati al cuore” e a colpire la loro “fantasia”.
I molto piccoli, semplicemente, aspettano di venire a Rugbytots passando la settimana a chiedere alla mamma “QUANDO ANDIAMO A RUGBY?”
Non é nulla di più che un periodo di infatuazione. Smette dopo un po’ o si trasformerà in qualcos’altro.
E’ comunque una bella cosa. ALLENARE LE EMOZIONI oltre che la componente motoria di un bambino, dai 2 agli 11 anni è un obiettivo didattico “accessorio” ma fondamentale, specie quando si riesce a farlo “in purezza” lasciandolo “decantare” nel tempo.
Sono termini da Sommellier… e tutto sommato lo siamo, esperti di come il rugby può dare euforia e una passione che spinge in avanti.