NEGLI ANNI ’80, quando giocavo a rugby, il gioco era molto più statico. Il placcaggio a quei tempi era un gesto a sé stante, plastico e autoreferenziale. Chi lo eseguiva si attardava e inchiodava a terra il portatore di palla tenendogli le gambe. Il placcato a sua volta, resisteva a terra e spesso sequestrava il pallone senza mollarlo a nessuno.
Il raggruppamento che subito si formava era un’ammucchiata felice, tipo Asterix e i Galli qui sotto.
OGGI il regolamento obbliga a velocizzare al massimo il gioco e a ridurre i tempi di immobilizzo per cui il placcaggio è la fiera dei TARANTOLATI… Il placcatore, Leggi tutto “Lez 8: Placcaggio 2 – Dinamica”