
Svegliarci da cosa… opporci a cosa direte voi? …
…all’apatia, alla fatica dell’uscire di casa, all’inerzia dello spingere noi e i nostri figli a muoversi, a incontrarsi a urlare e discutere, a metterci insieme, fianco a fianco e lottare contro una realtà che suggerisce il contrario.
Sembra tutto tornato come nel 2019 ma…
non é così!
Piuttosto, stiamo ancora aspettando un miglioramento che non può venire da solo. Siamo noi stessi il fattore in grado di invertire il processo di rallentamento che stiamo vivendo.
Per colorare il mondo dobbiamo indossare occhiali speciali con lenti a colori, quelli che ci spingeranno a coinvolgere e stimolare, aggregare e investire il tempo fuori casa… trovare occasioni e luoghi per uscire dalla zona di conforto e scommettere in un futuro diverso.
Saranno i comportamenti e le nostre scelte che faranno capire ai ragazzi, dopo tanta segregazione e timori, che la paura non esiste, che la fatica del vivere non esiste. E’ il momento in cui tutto quello che ci sta condizionando dopo la pandemia: la guerra; la siccità; la crisi e chissà cos’altro non esistono.
Questo articolo, lievemente catastrofico e allarmistico é invece un appello all’ottimismo, arriveranno certamente tempi migliori ma va detto, personalmente, che ne ho piene le scatole. Che bisogna scuotersi anche se potremmo non farlo.
Il tempo passa e dobbiamo ricominciare a correre!